Quest’anno Bergamo, la nostra città, sarà la Capitale Italiana della Cultura, insieme alla vicina Brescia. L’occasione ha stimolato in noi una riflessione sul tema della cultura, sul legame tra cultura e digitale e sulle sue forme e sulle modalità nelle quali oggi si manifesta.
Ci siamo chiesti: che ruolo gioca oggi la cultura nelle nostre vite ipermoderne? Come ne usufruiamo in un mondo in cui la tecnologia e il digitale guadagnano sempre più spazio?
Se una volta la cultura aveva un ruolo importante ma anche esclusivo – nel vero senso del termine, ovvero “che esclude, per pochi” – oggi la troviamo in una forma più democratica, anche grazie alle nuove tecnologie che la rendono alla portata di tutti e la adattano ai ritmi della vita moderna.
La cultura si è democratizzata.
Allo stesso tempo questa apertura, questa democratizzazione, potrebbe portare ad assimilarla a qualcosa che (un po’ come a suo tempo la musica pop e oggi TikTok) “abbassa il livello” per piacere a tutti.
Forse prima occorre fare un passo indietro.
Oggi, cosa intendiamo per cultura? È ancora così importante nella vita quotidiana?
La risposta che ci siamo dati è che la cultura ha ancora un ruolo di rilievo nelle vite di tutti noi, si è però trasformata seguendo lo sviluppo delle nuove tecnologie e dei mezzi digitali.
Si tratta di un nuovo modo di intendere la cultura, verso un futuro umano e digitale allo stesso tempo.
Proviamo a sviscerare quali possibili trasformazioni sono o sono state poste in atto. A cominciare dal concetto di cultura digitale che ci sembra giusto affrontare per primo.
Cultura Digitale: di che cosa si tratta?
La cultura digitale comincia a svilupparsi a partire dagli anni ’60, quando in America prendono il via i primi progetti relativi alla rete Internet. È da questo primo snodo che si diramano le reti su cui oggi facciamo così affidamento per recepire informazioni, per acquistare i prodotti e servizi e per comunicare da un capo all’altro del globo.
In origine Internet veniva utilizzato per scambiare dati tra computer all’interno di una stessa rete, per esempio tra computer di una stessa azienda; è soltanto dai primi anni ‘90 che, grazie a Tim Berners-Lee e al suo World Wide Web è stato possibile collegare tutti i computer del mondo creando un flusso continuo di dati in perenne espansione.
Il passaggio successivo sono stati i browser che hanno permesso la creazione dei primi siti web, i cosiddetti “siti vetrina”, con poche pagine e dal design rudimentale.
I media tradizionali (radio, tv, stampa) si sono adeguati al nuovo mondo e alle nuove possibilità dettate dalle tecnologie, digitalizzando testi, musica, video e – torniamo al punto di partenza – opere d’arte.
Nasce così il fenomeno della convergenza, altrimenti detta multimedialità, che riunisce in un unico supporto le funzionalità, gli usi e gli scopi di tutti gli altri media.
Diamone una definizione più scolastica: la convergenza, o multimedialità, rappresenta il ricorso simultaneo a diversi media, finalizzati ad un programma didattico, a un target pubblicitario, ad una performance artistica.
Eccolo il legame tra cultura e digitale che stavamo cercando.
Cultura e digitale: cos’è cambiato?
E cosa è successo allora alle diverse forme di cultura che ci sono così familiari? Nei prossimi paragrafi il nostro tentativo di sviscerare le trasformazioni che hanno subìto, in chiave moderna e soprattutto digitale.
1. Cultura Teatrale
La Cultura Teatrale trae origine dal bisogno dell’uomo di rappresentare se stesso in una narrazione che si finge realtà. Inizialmente con l’obiettivo di rendere più umano, e di conseguenza più comprensibile e vicino, il divino; in un secondo momento invece con lo scopo di rappresentare se stesso, il rapporto con l’altro e con le strutture della società.
Il teatro quindi non fa altro che raccontare del rapporto tra individuo e società, un po’ come fanno i POV su TikTok e le live su Twitch!
2. Cultura Cinematografica
La Cultura Cinematografica, rende reali tutte le forme di immaginazione. Recita Wikipedia:
“Nella sua accezione più ampia la cinematografia è l’insieme dei film che, nel loro complesso, rappresentano un’espressione artistica che spazia dalla fantasia, all’informazione, alla divulgazione del sapere.”
Secondo il critico Ricciotto Canudo, quando pubblicò il manifesto “La nascita della settima arte” (1921), la cinematografia avrebbe unito in sintesi l’estensione dello spazio e la dimensione del tempo, diventando la forma più diffusa e seguita di racconto.
Come si è trasformato il cinema oggi? La risposta è forse banale ma proprio per questo universalmente riconosciuta come vera. Con le piattaforme di streaming online. Netflix, Amazon Prime video, NOW Tv, Apple tv, Disney +, ma anche Hulu, Paramount + e Rai Play, VVVID, Infinity.
3. Cultura Sportiva
Lo sport, ci fa vivere l’avventura di spingerci oltre ai limiti fisici personali e della nostra specie. Rappresenta un modo per misurare se stessi ma anche per sentirsi parte di qualcosa di più grande, apprendendo le regole del vivere collettivo e riconoscendovi il proprio ruolo.
Come si è evoluto lo sport grazie al digitale? Si è evoluto nella direzione dell’intrattenimento assoluto dell’individuo. Una persona, un pc o una console, un joystick.
Il gioco di per sé è stato pensato come un continuuum di adrenalina, con competizioni che non si piegano a limiti fisici, geografici, linguistici e culturali.
Ne sono un esempio gli E-sports e il fenomeno del gaming online, oltre a strumenti fisici come i visori di Virtual Reality per sfidarsi in partite ancora più avvincenti e coinvolgenti.
4. Cultura Socio-urbanistica
La Cultura Socio-urbanistica, descrive il mutare dei luoghi della socialità, creando infrastrutture che possano favorire lo sviluppo della vita umana in uno spazio concepito per la collettività.
Un nuovo modo di intendere la città e i luoghi in cui trascorriamo del tempo, proprio come ci insegna il Metaverso, massima espressione della creatività nei luoghi “abitati”, tanto che nello spazio del metaverso non esistono regole o confini.
Ma non dimentichiamo anche gli aspetti legati al pensare gli spazi con l’aiuto della stampa 3D, un metodo per la realizzazione di oggetti tridimensionali mediante l’unione di materiali stratificati (cosiddetta “produzione additiva”), partendo da modelli grafici 3D in formato digitale.
5. Cultura Storica
La Storia, che approfondisce e analizza le vicende del passato, si occupa di narrare ciò che è accaduto a personaggi che hanno segnato, nel bene e nel male, le vicende della specie umana.
La storia tradizionalemente si è fruita attraverso la lettura di saggi o l’ascolto di “lezioni”.
Proprio queste lezioni, che la rendono più godibile, si sono tradotte grazie al digitale nella forma dei Podcast di divulgazione. Pensiamo allo storico Alessandro Barbero e al successo che hanno avuto i suoi podcast, peraltro non ufficiali ma frutto della registrazione e della pubblicazione da parte di terzi durante i suoi interventi.
6. Cultura Letteraria
La Cultura Letteraria racconta tutte le storie possibili, vicine e lontane, senza confini. La fruizione della cultura letteraria è indissolubilmente legata all’editoria, industria che a sua volta è sempre stata legata ad un supporto materiale: la carta.
Con il digitale si scopre la capacità trasformativa delle parole che possono essere lette, ma anche ascoltate. L’industria dell’editoria diventa capace di ascoltare anche un nuovo genere di lettore che preferisce la versione Ebook o quella nel formato Audiolibro a quella cartacea.
7. Cultura Musicale
La Cultura Musicale trasmette emozioni attraverso il suono e la melodia, a volte con l’aggiunta della voce e dell’interpretazione di un cantante.
Con l’evoluzione del supporto musicale cosa è accaduto? Dalla radio con l’ascolto di massa, ai dischi a 100 giri (poi 78, poi 33) che introducono un modo più personale di ascoltare e di apprezzare artisti diversi, la musica è forse il caso più eclatante di trasformazione subìta nell’epoca contemporanea.
Oggi la cultura musicale si crea in modo individuale attraverso l’ascolto dei brani degli artisti preferiti su piattaforme di streaming digitale come Spotify o Apple Music.
8. Cultura Artistica
La Cultura Artistica, che trasmette emozioni attraverso le arti visive ha sempre avuto un ruolo di rilievo ed ha subìto trasformazioni importanti insieme alle correnti artistiche che tutti noi abbiamo imparato a conoscere.
Anche in questo caso la trasformazione è stata evidente, sia nelle modalità che nei supporti utilizzati. Oggi l’arte moderna fa -appunto- arte con qualsiasi oggetto, non necessita di una tela e di un cavalletto.
E cosa succede quando non è più necessario neanche un oggetto? Succede che l’arte diventa digitale, proprio come con gli NFT! Opere d’arte digitali e uniche che possono essere acquistate in forma di file e con annessi diritti di riproduzione.
Conclusioni e la comunicazione OTO 2023
Abbiamo capito da questa breve dissertazione che la cultura è ancora oggi fondamentale e soprattutto presente nelle nostre vite e che si è sicuramente trasformata grazie al digitale, ma non nella sua natura. Ciò che è cambiato è il modo, lo strumento con cui si accompagna.
Quest’anno a Bergamo saremo circondati dalla cultura nelle vie, nelle piazze, nelle strade. Sicuramente questo si trasformerà in pensieri, riflessioni, idee e spunti creativi che non vediamo l’ora di convidere.
Ecco perché durante il 2023 dedicheremo spazio ad approfondimenti alla cultura, al suo legame con il digitale e all’ispirazione che insieme possono regalarci!
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